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Email Marketing: 8 miti da sfatare

 

Ci sono diverse concezioni sbagliate nel settore dell'email marketing che spingono chi utilizza questo canale comunicativo ad agire in un determinato modo piuttosto che in un altro. A volte, le informazioni su cui ci basiamo per pianificare una campagna di email marketing corrispondono alla realtà, altre volte invece si tratta solo di miti.

Eccone alcuni.

 

 

   

#1

L'email è uno strumento superato

Niente di più sbagliato. Come detto nel precedente articolo "email marketing: i dati del 2013", una ricerca condotta da ExactTarget ha dimostrato come il 77% degli utenti preferisca ricevere comunicazioni promozionali via mail. Il 66% dichiara inoltre di aver acquistato un prodotto o un servizio a seguito della ricezione di una mail a riguardo.

   
   

#2

Mandare molte email infastidisce gli utenti

Mandare la stessa email molte volte infastidisce l'utente, ma inviare comunicazioni diverse su prodotti o servizi differenti, quello no. L'importante è però che già dall'oggetto traspaia l'unicità di quella comunicazione, che deve ovviamente essere di interesse per chi la riceve. Finché ci saranno nuovi argomenti, quindi, è possibile inviare tutte le mail che si desidera senza rischiare di infastidire il lettore.

   
   

#3

Nelle caselle di posta non c'è posto per i piccoli marchi

Una ricerca di Alchemy Worx condotta nel 2013 ha dimostrato che il 60% degli utenti riceve meno di 6 email al giorno dai grandi marchi, e di questi il 40% ne riceve addirittura meno di tre. Se una piccola azienda si pone il problema della visibilità che potrà ottenere nella casella di posta dei destinatari, perché già intasata da brand importanti, allora questo dato dimostra che c'è spazio per tutti.

   
   

#4

I risultati di una campagna email si vedono subito

L'85% delle aperture avviene due giorni dopo l'invio della mail e, in caso di mail promozionali che spingono all'acquisto, il 32% degli acquisti avviene a distanza di due settimane dalla ricezione della mail. Come dimostra quest'ultimo dato, infatti, la mail non è uno strumento che genera acquisti compulsivi: generalmente gli utenti che ricevono una promozione via mail prendono il loro tempo per decidere se acquistare, magari non acquistano in quel momento ma prendono visione del sito e ci pensano sopra, addirittura può capitare che ad una seconda esposizione al messaggio (tramite altri canali) si ricordino della promozione via mail e vadano a recuperarla.

 
 

#5

Per ottenere maggiore visibilità il messaggio deve essere inviato la mattina presto

Dipende dal target di riferimento: se si tratta di professionisti questo mito è da sfatare. All'inizio della mattinata, infatti, il professionista ha diverse attività importanti da svolgere e non avrà tempo di visionare i messaggi promozionali. Ignorerà quindi la mail per prenderne visione in un momento più tranquillo. Questo rende l'orario di invio un fattore non cruciale, in quanto il destinatario la leggerà comunque quando vorrà lui.

   
   

#6

I resend sono inutili

Se un utente ha ignorato la comunicazione una volta, perché dovrebbe essere diverso la seconda? E invece lo è. E' bene considerare che sono molti i fattori che influiscono sull'apertura di una mail, non solo l'interesse dell'utente. Magari non ha avuto tempo di leggerla e poi l'ha dimenticata, o in quel momento non era in vena di acquisti. In ogni caso mandare la stessa comunicazione ai contatti che non l'hanno aperta la prima volta molto spesso duplica il risultato.

   
   

#7

Troppe email rendono il destinatario "immune" alla comunicazione

E cioè, a forza di ricevere promozioni dallo stesso mittente, l'utente comincerà a darlo per scontato, non facendo più caso a ciò che ha da dire. Non è vero! Anzi, diversi studi dimostrano che inviare 4 mail al mese invece che una sola raddoppia le aperture non solo di un messaggio in particolare, ma di tutti i messaggi che si riceveranno da quel mittente. Il consumatore, insomma, si fiderà di più.

   
   

#8

L'oggetto deve essere il più descrittivo possibile

No, l'oggetto deve essere il più accattivante possibile. Lo scopo dell'oggetto di una mail è quello di catturare l'attenzione del lettore stimolando il suo interesse in modo da generare aperture. Il compito della descrizione spetta invece al corpo del messaggio.

   
 
 

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